Mario Chignoli, Fonti per la storia della Cartiera di Vaprio d’Adda (1445-2007). Introduzione storica di Vincenzo Sala (Roccafranca, 2013)

 

Un volume monografico sulla Cartiera di Vaprio d’Adda – antico e prestigioso stabilimento di livello internazionale, rimasto attivo dal XVIII secolo fino al 2007 – era probabilmente la lacuna più avvertita della folta bibliografia su Vaprio d’Adda.

Mentre il Cotonificio Duca Visconti di Modrone (ex filatura cotoniera Archinto-Sioli-Dell’Acqua, 1839) aveva già avuto infatti un tributo di studio nel 1990 per iniziativa delle Edizioni dell’Economia di Milano, fino al 2013 le notizie sul più antico stabilimento cartario lungo l’Adda rimanevano consegnate a brevi (e, spesso, approssimative) citazioni occasionali.

La monografia sulla Cartiera di Vaprio vede la luce alla fine di ottobre 2013, ma in realtà era stata concepita e messa in cantiere fin dal lontano 2001. Principale autore, il vapriese Mario Chignoli (1935-2017), dirigente dell’industria cartaria italiana, ma soprattutto nativo vapriese, tecnico competente e grande cultore dell’arte cartaria formatosi proprio nello stabilimento abduano attraverso un lungo tirocinio. Già sei anni prima della fermata delle tre grandi “macchine continue” che garantivano la prestigiosa produzione della fabbrica vapriese Chignoli aveva raccolto, con il supporto e la consulenza di Sala, i preziosi documenti dell’archivio aziendale, i più antichi dei quali rimontavano addirittura a tre secoli prima della fondazione della fabbrica ad opera dei nobili Monti.

Proprio queste importanti carte tecniche e societarie formano l'ossatura del volume: ma le integrano efficacemente anche fotografie storiche, cartografie e mappe originali, in larga parte completamente inedite. Si deve a Sala l’individuazione, nella primavera 2013, presso l’Archivio di Stato di Milano del primo documento dell’esistenza della Cartiera, che retrodata gli inizi della fabbrica di circa vent’anni, dagli anni Sessanta del Settecento al 1748.

Spicca, tra i materiali inediti presentati per la prima volta, anche una mappa a china del 1690 di cui conservava copia l’Archivio Binda, che raffigura il delta del Brembo (divenuto poi estuario), il Naviglio della Martesana e il corso dell’Adda da Canonica fino all’isola tra Vaprio e Groppello, con l’eccezionale rappresentazione dei primi opifici da lavoro insediati nell’area.

Ad integrazione e spiegazione delle fonti di prima mano (che vengono presentate nella loro integrità), Sala firma un’introduzione storica di oltre trenta pagine, intitolata L’isola della carta. Si tratta di un articolo importante per la storia della riviera abduana, che fa nuova luce sulla genesi della grande fabbrica e della più antica “zona industriale” di Vaprio. Per la prima volta vengono ripercorsi, sulla scorta delle fonti, le tappe dello sviluppo della fabbrica e i passaggi di mano dagli aristocratici fondatori Monti ai loro successori, tra i principali dei quali vanno ricordati i padri Cistercensi milanesi di Sant’Ambrogio, il Demanio austriaco e napoleonico, gli imprenditori Maglia, Pigna e Turati e, naturalmente, dal 1868, la ditta Ambrogio Binda, principale artefice dell’espansione otto-novecentesca dell’importante stabilimento e dei suoi successi, fino alla cessazione della gestione societaria nel 1981.

Patrocinato dal Comune di Vaprio d’Adda e dalla Provincia di Milano, il volume viene stampato a fine ottobre 2013 per i tipi della Compagnia della Stampa-Massetti Rodella Editori di Roccafranca (BS), in una tiratura limitata a sole 500 copie. È presentato ufficialmente al pubblico presso l’Auditorium della Biblioteca Civica di Vaprio d’Adda, a cura dell’Amministrazione Comunale, la sera del 13 dicembre 2013, con interventi del sindaco di Vaprio d’Adda, Roberto Orlandi, di Vincenzo Sala e di Mario Chignoli.